Tutti noi, pur non essendoci mai stati, conosciamo questa spiaggia grazie alle innumerevoli canzoni, film e.. poesie! Matteo Gennari, che ha la fortuna di vivere a pochi passi da qui, ci invia oggi una poesia ambientata proprio a Copacabana.
Potete trovare altre poesie dal Brasile di Matteo nella pagina LETTERE DAL BRASILE e approfondire la conoscenza di Rio de Janeiro leggendo i suoi romanzi.
POESIA DA COPACABANA – di Matteo Gennari
Le foglie rinverdiscono sempre
quando piove poi, così rugose
e limpide, si muovono assieme ai rigagnoli
d´acqua.
L´acqua del mare, più salata del sale da cucina,
brucia le ferite e le rimargina,
cicatrizza, tutto scorre
anche il tempo.
I gabbiani grigi e nerastri, sporchi
sotto al temporale, in picchiata o
planando
mi guardano
mentre corro, cercano di dire
qualcosa.
Io corro, sì, cos´altro mi rimane
Io corro, è tutto quello che so fare
Corro contro il tempo e a suo favore
Corro perché il fiato non s´accorcia
Corro perché mi sento bene
guardo il mare, le barche, i pescatori,
i pescherecci, le navi da carico e
quelle da crociera
tutto è un porto
Copacabana è un porto
è un porto la vita
Dove andranno i marinai stasera?
Dove si ubriacheranno?
Con quali femmine dormiranno?
E i gabbiani cosa faranno quando io non ci sarò?
Cosa farà il mare quando mi avrà dimenticato?
Domani pioverà?
Finita la corsa finisce la magia
d’altronde nella vita non si può solo
correre
Nella vita si deve obbedire, credere,
lavorare, combattere
bisogna essere buoni e cattivi
prendere decisioni abbondanti
lottare, amare se ci si riesce
Nella vita si deve trovare un modo
di vivere anche domani
Le foglie rinverdiscono sempre
le cicatrici rimangono
il male se ne va
nascosto nel fumo che fanno le navi
quando abbandonano il porto.
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di Matteo Gennari: un professore di italiano nato a Milano e ora residente a Rio de Janeiro. Da poco ha pubblicato un nuovo romanzo ambientato proprio nella città olimpica, COME PERDERE L’ANIMA, acquistabile online dai principali negozi.